Arte e cucina a Cagli!

Una mattinata di fine agosto, una tappa quasi casuale che ci ha stupito con alcune piccole chicche che proprio non ci aspettavamo in una località immersa tra le montagne. Di Cagli vi raccontiamo il primo impatto con un comune che ha molto da raccontare!

Cagli è un comune della provincia di Pesaro e Urbino. Con più di 8.000 abitanti è il terzo comune delle Marche per estensione, dopo Fabriano e Urbino.

Capitiamo a Cagli più per caso che per volontà, infatti il nostro scopo principale era la Carbonara del Poggio (di cui vi racconteremo più avanti..), ma rimaniamo piacevolmente sorpresi dal piccolo giro che facciamo nel centro storico! E’ l’ora di pranzo di un giorno feriale di fine estate, e le stradine che portano alla piazza sono quasi deserte, infatti pensiamo che il nostro giro non durerà molto. Tuttavia appena scorgiamo la piazza vediamo più vita di quanta ne avevamo immaginata.

Ammetto che essendo arrivati per caso non ci eravamo preparati praticamente niente, non sapevamo cosa c’era da vedere e siamo andati un po’ a naso.. ma quello che abbiamo visto ci ha molto sorpreso! Passata la piazza continuiamo lungo quello che ci sembra il corso principale; passiamo davanti al museo archeologico ma data l’ora decidiamo di non entrare. Vediamo in giro dei bei cartelloni con le immagini del teatro di Cagli, restaurato qualche anno fa e ci chiediamo se si possa visitare.. Ad un tratto ce lo troviamo proprio davanti, bellissimo e con la porta aperta, quindi entriamo. Il biglietto costa pochi euro e una guida ci accompagna a fare il giro di tutto il teatro, nei camerini, dietro le quinte e perfino sotto al palcoscenico. Ci racconta che il teatro ospita ancora oggi una stagione di tutto rispetto e che gli spettacoli sono ancora abbastanza partecipati. Noi siamo rapiti dalla bellezza delle decorazioni della sala, una gentilezza e un accordo di colori e forme che accarezzano il cuore, veramente una bellissima sala, come poche altre.

Dopo la visita al teatro, molto affamati, torniamo verso la macchina. Tuttavia sul fianco della piazza svetta imponente la Concattedrale di Cagli, e siccome non si può dire di aver visitato un paesino senza aver visto almeno una chiesa, entriamo anche qui e rimandiamo di qualche minuto l’appuntamento con la carbonara. Anche qui rimaniamo piacevolmente sorpresi, una chiesa a tre navate, con colonne massicce ma eleganti nel loro bianco integrale con qualche stucco e poche semplici decorazioni. Un’insieme pulito e abbastanza luminoso, un esempio di stile romanico un po’ atipico. Tuttavia solo dopo apprendiamo che dove oggi si trova un catino con delle finestre, dalle quali entra gran parte della luce che inonda le tre navate, prima nel 1781 si trovava la cupola originale in pietra, crollata a causa del terremoto; per cui la chiesa in origine doveva apparire molto più buia.

Ci accontentiamo di scattare qualche foto, l’appuntamento per il pranzo ci impedisce di approfondire di più la storia della cattedrale, ma personalmente mi sono ripromessa di fare un altro articolo in cui vi racconterò meglio la storia del comune di Cagli e dei suoi edifici più interessanti, magari corredato da una visita in loco per scattare qualche foto in più.

Ma ora veniamo all’altra parte interessante della giornata: la Carbonara del Poggio! La carbonara è sicuramente uno dei miei piatti preferiti. Esistono diverse “scuole” sulla carbonara, diverse ricette e numerose varianti.. ma quella del poggio è di gran lunga una delle versioni più ricche che io abbia mai assaggiato. A parte la ricchezza estrema del menù, che offre anche tantissimi altri primi e secondi, oltre alla pizzeria, noi ci siamo subito fiondati a leggere il menu della carbonara. Viene proposta in diverse varianti, tra cui la carbonara vegana e quella al tartufo, e dimensioni: è possibile scegliere tra una carbonara N(normal), L, XL. Io ho optato per quella classica, mentre Andrea ha scelto quella funghi e tartufo. Già la “taglia” N prevede 150gr di pasta.. ma considerate che con il condimento il peso triplica! Infatti il ristorante ha vinto un premio per la miglior carbonara, con un chilo di pasta vengono tre chili di carbonara! Il Poggio mette alla prova anche gli stomaci più allenati, vi sconsigliamo di ordinare anche un secondo!

Speriamo che il nostro articolo vi sia piaciuto e sia stato utile, per ogni curiosità lasciate un commento qui sotto! A presto con un altro articolo! 🙂

Giulia

Lascia un commento